Il Monte o Alpe di Farnocchia, sulla cui piaggia settentrionale riposa il villaggio omonimo, è una continuazione del Monte Gabbari, che sporge nella vallecola di Camajore ...
L’Alpe di Farnocchia si attacca a scirocco col Monte Gabbari; a levante col Monte al Pruno; a settentrione con l’Alpe di Stazzema e la Pania Forata; a maestrale ha l’Alpe di Terrinca; a ponente i monti del Bottino e dell’Argentiera che scendono verso Pietrasanta fra Val di Castello e Val di Rosina; a ostro i poggi di Monte Castrese e di Monte Petri, che si abbassano fino alla via Regia postale lungo il littorale di Camajore
Il Monte Lieto raggiunge la modesta quota di 1016 metri e rappresenta il punto più alto del crinale tra le Focette (o foce di Farnocchia) e la Foce di S. Anna.
Esso si trova interamente nel comune di Stazzema. Alle sue pendici est c’è l’abitato di Farnocchia, mentre a sud-ovest si trova S. Anna di Stazzema, che del primo costituì a lungo l’alpeggio estivo.
La zona attorno al monte Lieto, in Alta Versilia, è ricca di giacimenti minerali ed attirò la presenza umana sin dalla preistoria. In particolare alla fine dell’età del Bronzo (1800-900 avanti Cristo) è stata dimostrata la presenza di un insediamento umano sul monte Lieto che controllava, dall’alto, i pascoli sottostanti. In seguito con l’età del Ferro (800-500 avanti Cristo) la popolazione si spostò verso la pianura ed il mare.
Sul monte sono stati trovati reperti anche dell’età del Ferro ed inoltre reperti che documentano l’occupazione da parte dei Liguri Apuani tra il 300 ed il 200 avanti Cristo.
Quindi la montagna era ritenuta sacra sia da popolazioni antichissime, sia dagli Apuani che avevano anch’essi notoriamente il culto delle vette.
Alcuni autori sostengono che il toponimo Lieto derivi da Leto parola legata al passaggio dalla vita terrena all’aldilà.
Dalla cima del Lieto si gode un bel panorama sulle Panie e sul Forato
mentre sotto vediamo il monte Gabberi
Al ritorno ci fermiamo ad osservare la ricca vegetazione in mezzo alla quale affiorano le parerti rocciose del monte
Siamo in una splendida giornata di maggio. Abbonda la fioritura. Ci fermiamo a fotografare queste splendide globularie incastonate nella roccia.
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